Bòun San Nadèl
Il tempo presente ci stimola
ad una responsabilità maggiore all’interno della nostra società. Il contagio su
vasta scala, in diversi casi mortale, ha cambiato il nostro comportamento.
Tante persone si sono generosamente mobilitate per salvare le vite umane e per
fermare la diffusione della malattia. Abbiamo visto tanti medici e tanti
operatori sanitari, il personale delle strutture per gli anziani, le forze
dell’ordine, i componenti delle varie associazioni di volontariato, le persone
impegnate nelle strutture logistiche e nell’ amministrazione locale offrire il
proprio supporto con un senso di grande, spesso eroica responsabilità. Questi
esempi ci spronano verso una solidarietà maggiore; tutti possiamo, anche con
piccoli gesti quotidiani, recare un vero aiuto al prossimo. Anche nella nostra
realtà parrocchiale non mancano i fedeli che affrontano situazioni di necessità
con esemplare dedizione. Il mio ringraziamento ai volontari, che spinti
dall’amore e dalla fede, si offrono per i servizi di pulizie e di
igienizzazione degli ambienti, o per il mantenimento dell’ordine durante le
celebrazioni. La mia riconoscenza ai catechisti, ai volontari della Caritas
parrocchiale, al servizio liturgico e musicale e a tutti i fedeli che
sostengono con la preghiera, ed anche con le loro offerte, la nostra
Parrocchia. Questi gesti concreti non solo permettono lo svolgimento delle
attività parrocchiali, ma, in più, ci edificano e ci confortano.
Per la prima volta quest’anno, nel
periodo natalizio, viene colpito il settore commerciale, insieme a quello
turistico. Forse questa limitazione ci permetterà maggiormente di cercare (e
trovare) la gioia non tanto nel consumismo, quanto nel contatto autentico con
il Figlio di Dio, realmente incarnato e presente nella nostra vita. Forse
finalmente potrà arrivare con più forza ai nostri cuori il messaggio che Cristo
è già in mezzo a noi. Ogni occasione è buona per una riflessione personale o
familiare sul senso della propria esistenza, che proviene dal mistero del
presepe – Dio è con noi, e condivide la nostra condizione umana di sofferenza e
di precarietà.
Tutti percepiamo che questo Santo
Natale sarà diverso dal solito. Tanti mancheranno al tradizionale pranzo
natalizio, perché sono mancati agli affetti dei loro cari; altri sono bloccati
lontano dalla famiglia: altri ancora devono rispettare i limiti imposti dalle
restrizioni anticontagio. In ogni caso non mancherà l’amore e la gioia che
Cristo ci offre gratuitamente. La Sua presenza misteriosa, ma reale nei
fratelli che si riuniscono nel suo nome, ci svela che il senso della vita è
l’amore. Se lo comprendiamo e cominciamo a vivere questa Buona Notizia, la
nostra esistenza sarà illuminata, sarà gioiosa e piena di pace. San Giovanni
Maria Vianney ripeteva ai fedeli: “Questo è il bel compito dell’uomo: pregare
ed amare. Se voi pregate ed amate, ecco, questa è la felicità dell’uomo sulla
terra.”
Auguro a tutti voi e a
me stesso di proseguire con gioia lungo questo cammino di santificazione.
Pace e gioia a tutte le famiglie, alle persone sole e anziane. Gesù Bambino consoli tutti i malati e gli sfiduciati. Il Santo Natale sia l’occasione propizia per la riconciliazione e per la comunione piena tra le persone. Solo così potremo entrare nel Nuovo Anno 2021 con la benedizione e la grazia del Signore.
Don
Boguslaw
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