Missioni – Messaggio di Suor Maria Chiara Ferrari

Messaggio di Suor Maria Chiara Ferrari agli amici della comunità parrocchiale:

“Carissimi tutti, bentrovati! Ho saputo dai miei genitori della generosissima raccolta che la comunità di Santa Teresa ha fatto per il Ciad, e in particolare per la missione di Bodo. Grazie!

Condivido con voi qualche scatto di questi primi mesi (confido sul gruppo WhatsApp della parrocchia) e anche gli scopi principali degli aiuti che ci arrivano dall’Italia.

Trascorro la maggior parte della mia giornata al dispensario medico, che qui fa le veci di un ospedale, con circa mille visite mediche al mese, una trentina di parti tutti i mesi, più di duecento malati di Aids e un centro per la malnutrizione, cominciato solo l’anno scorso, ma che già segue circa 300 bambini malnutriti.

Economicamente il dispensario è quasi autonomo (questo è uno dei nostri obiettivi principali) anche nella copertura degli stipendi degli infermieri.

Per ora invece è ancora totalmente sostenuto dai progetti e dagli aiuti che arrivano dall’Italia il centro della malnutrizione, fenomeno che spesso riguarda le famiglie più povere.

Insieme alle altre suore poi seguiamo la pastorale nei villaggi, fatta soprattutto di liturgia della Parola e di semplice condivisione con la gente. Il territorio della parrocchia è suddiviso in dieci settore, con circa una quindicina di villaggi per ogni settore.

A Bodo centro, dove si trova la chiesa parrocchiale principale, è poi presente un piccolo centro culturale che vorrebbe diventare un riferimento per i giovani: l’idea è di allestire una biblioteca, sistemare delle sale studio, offrire un luogo dove i giovani possano incontrarsi, giocare, guardare un film. Tutto questo nella convinzione che la più grande possibilità di crescita e di sviluppo di un popolo sta nell’istruzione e nell’apertura delle menti e dei cuori attraverso l’incontro con gli altri, attraverso la cultura e lo studio.

La gran parte di ciò che avete raccolto sarà utilizzata dunque in parte per il centro di malnutrizione e in parte per il centro culturale della parrocchia, nell’acquisto di pannelli solari per potervi portare la corrente elettrica e in materiale per allestire le sale e la biblioteca.

Vi ringrazio di cuore ancora per la vostra generosità e soprattutto per quella comunione che, anche se da lontano, è sempre capace di fare miracoli.”

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